lunedì 30 gennaio 2017

RECENSIONE - La bottiglia magica - S. Benni

Hello!

Pronti per una folle e stralunata avventura?

RECENSIONE
LA BOTTIGLIA MAGICA
Stefano Benni
Illustrazioni di Luca Ralli e Tambe

TRAMA: Pin è figlio di un pescatore di nome Jep e spera di diventare ricco emigrando nel Diladalmar. Alina è rinchiusa nel collegio high-tech di Villa Hapatia, il suo sogno è fare la scrittrice. Lui ha un bel nasone e un topo per amico; lei si accompagna a un gatto (wifi) con un largo sorriso. Vi ricordano qualcuno? I loro destini si mescolano grazie alla bottiglia magica che Alina ha affidato all'acqua. È Pin a trovarla e così comincia per entrambi un viaggio di terrore e meraviglia, fatto di incontri rocamboleschi, fughe a perdifiato, prodigiosi capovolgimenti. Pin deve affrontare rapper e fate muscolose, una traversata con scafisti dalle sembianze di un gatto e una volpe, poi tanti altri amici e nemici. Alina, invece, scappando dalla preside Queen Fascion e dal crudele cuoco Monsterchef, nei sotterranei della scuola scopre un terribile segreto: qualcuno vuole cancellare ogni forma di diversità e fantasia. Riusciranno i nostri eroi a incontrarsi e rovesciare un futuro già scritto?


"Cosa fa più paura" disse Mouse, "il mostro nascosto dietro la porta o il mostro quando la porta si apre?"
"Tutti e due?"
"Forse. Ma secondo me il mostro dietro la porta è più spaventoso, perché sei tu che lo immagini, gli dai la forma delle ombre che ti terrorizzano e lo colori con l'inchiostro dei tuoi neri incubi. I suoi passi dietro la parete sembrano terremoti, extrasistole e il gong di Belzebù. Ma nel momento in cui la porta si apre, puoi guardarlo e affrontarlo. Quasi mai è brutto come lo pensavi".
"E se è ancor più brutto?"
"Allora si scappa urlando pazzamente di terrore"

Se non avete mai letto niente di Stefano Benni, vi siete persi qualcosa di grande che è successo nella letteratura italiana negli ultimi trent'anni, ma dovreste avere chiara una cosa: non è questo il libro da cui cominciare.
Perché è davvero troppo folle, pirotecnico, surreale e divergente per chi non è abituato alla fantasia colorata e onirica di questo autore bolognese che prende le parole e ci gioca, ci si diverte, mescolandole a disegni, fumetti, giornali finti e vere citazioni, sogni e incubi, riferimenti colti e pop.

Se invece già amate tutto questo e l'avete apprezzato in capolavori come "Saltatempo", "La compagnia dei Celestini", "Elianto" e gli altri, allora accompagnerete con allegria Pin nel suo viaggio per arrivare a Diladalmar, oppure tremerete di paura insieme a Alina e al suo gatto Mouse mentre si addentrano nei tenebrosi sotterranei di Villa Hapatia. Vi accompagnerete a personaggi folli e divertentissimi: Pancho, delfino comunista; Stoppino Lucinho Pergaminos y Ratòn, ratto librario; Alidoro, il barista tatuato ("inclito taverniere decorato di esuberi disegni cutanei")... e tantissimi altri, in una pirotecnica avventura costellata da lotte contro cattivi terribili come Monster Chef e Queen Fascion e scontri con mostri come Bad Pin e Malina, propri cloni crudeli creati con il cannone Malvag. Ma Pin e Alina, alla fine, si incontreranno grazie alla magica bottiglia, o forse no? E continueranno a lottare per trovare il loro posto nel regno di Diladalmar e realizzare i propri sogni di gloria.

Il libro è davvero bello, anche dal punto di vista stilistico: i capitoli dedicati ai punti di vista di Jep e Alina si alternano, mentre il loro viaggio li porta ad avvicinarsi e incrociarsi nei luoghi più impensati, e nel frattempo il tutto è inframmezzato da poesie, filastrocche, fumetti e illustrazioni, splendidamente realizzate dai disegnatori Luca Ralli e Tambe (Stefano Tambellini).




Si ride tanto, di cuore, e qua e là, perfettamente armonizzate nel testo divertente e solo in apparenza leggero, quando meno te le aspetti si trovano delle pennellate che sono vere e proprie analisi di costume, critiche feroci alla nostra società, perle di filosofia, poesie.

Chi sono quelli che stanno dall'altra parte del mare?
Io cerco di immaginare, ma mica ci riesco.
Perché penso che quelli al di là del mare stanno guardando anche loro il mare e dicono: chi sono quelli che stanno dall'altra parte del mare?
E per loro io sono uno di quelli che stanno dall'altra parte del mare.
Allora stiamo tutti dall'altra parte del mare.
Perciò se guardo il mare mi viene da dire che dall'altra parte del mare ci sono io.

Una fata è una strega raccomandata.
Una strega è una fata che si è ribellata.

Ho sguazzato tra le piovre, ho nuotato tra gli squali
Che son dei vostri mostri assai più micidiali
Ho visto sirene e meduse velenose
Ho affrontato bufere e onde spaventose
Dritto o storto mezzo vivo o mezzo morto
Io voglio andare avanti, devo arrivare al porto
Grazie dell'avviso, lo so che sarà dura
Ma fatti da parte, ho scelto l'avventura.

Cheers,
Eva

5 commenti:

  1. Ho una grande colpa: sono tra quelle persone che non ha ancora letto nulla di Stefano Benni. Ma se i suoi libri sono come quello che hai appena descritto, mi sono persa veramente dei gioiellini!!
    Dici che non è il caso di partire da questo? Perché la trama mi ha incuriosita molto e sembra vicina alle mie corde. Ma se dici di no, mi fido di te e comincerò dagli altri che hai nominato.

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    1. Ciao Dany, leggi "Saltatempo" per iniziare con Benni. Poesia in forma di prosa, trama profonda, riferimenti colti, personaggi straordinari, meraviglia pura.
      Questo è follia, fuochi d'artificio, surrealismo, io l'ho molto amato: se lo leggerai e non ti convincerà, non arrenderti con questo autore, ne vale veramente la pena!

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    2. Ok, seguirò il tuo consiglio e poi ti farò sapere.

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  2. Allora, Stefano Benni lo vedo e rivedo in giro ma non mi sono ancora avvicinata. Belle le trame, così come le cover, eppure mi tengono lontana dalla loro lettura. Me ne dimentico sempre! Tu però mi consigli di cominciare da qualche altro libro di Benni e io farò così! Vado a cercare in biblioteca:)

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    1. Sì, ti consiglio di cominciare da altro. Come detto più su, il mio preferito è "Saltatempo": spero che ti piacerà.
      Un abbraccio

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