lunedì 6 marzo 2017

RECENSIONE - Jane e il mistero del Reverendo - Stephanie Barron

Hello!

Carissime Janeite tra voi miei lettrici, ecco un post che spero potrà interessarvi e incuriosirvi. Se come me non siete mai stanche delle atmosfere austeniane, se come me amate immergervi nel mondo di mussole e gentiluomini che la grande scrittrice inglese ci ha fatto conoscere, allora non potete perdervi questa bellissima serie di gialli storici, dalle atmosfere meravigliosamente ricostruite, in cui l'investigatrice altri non è che... Jane Austen stessa!

RECENSIONE
JANE E IL MISTERO DEL REVERENDO
Stephanie Barron

TRAMA: Gli Austen si stanno preparando a un piacevole soggiorno a Lyme Regis, amena località di mare nel Dorset. Ma, sin dal loro arrivo, in una notte fredda e piovosa, oscuri presagi sembrano minacciarne la permanenza. Un incidente di carrozza, proprio ai confini della cittadina, costringe i viaggiatori, scossi dallo spavento, a cercare rifugio nella sinistra dimora di Mr. Geoffrey Sidmouth, uomo di indiscutibile fascino, ma dal comportamento austero e inquietante. Di lì a pochi giorni, la tranquillità della stessa Lyme viene scossa da un'orribile tragedia: un uomo viene trovato impiccato sulla riva del mare e i sospetti di tutti puntano il dito contro il temuto «Reverendo». Di tutti, ma non di Jane, ancora una volta implicata in una pericolosa indagine. Chi si cela dietro la misteriosa identità del «Reverendo»? Cosa nasconde Mr. Sidmouth con la sua ambigua freddezza? Chi è l’inquietante figura avvolta in un nero mantello che si aggira nella notte lungo la costa battuta dai flutti. Le domande si accavallano e sfortunatamente le risposte sembrano portare tutte nella stessa direzione, cioè all’ultima persona di cui lei vorrebbe sospettare… l’uomo che ha conquistato il suo cuore.

"Dunque lo stanno recuperando, proprio come ha detto il capitano Fielding", osservai fra me, con un certo sbalordimento.
E subito ebbi risposta da qualcuno che nel frattempo mi si era accostato senza che me ne accorgessi: "In un'ora in cui quasi tutte le donne avrebbero timore di mostrarsi fuori casa, voi siete più bella di quanto potessi immaginare, Miss Jane Austen di Bath"

Leggo e rileggo con piacere tutti i volumi di questa saga, ogni volta rammaricandomi che la casa editrice abbia deciso di sospenderne la pubblicazione in italiano. Qui nel nostro paese siamo infatti fermi all'ottavo volume, mentre oltreoceano l'anno scorso è stata pubblicata la tredicesima puntata di questa serie di gialli storici, ambientata negli anni in cui visse la grande scrittrice inglese, nei luoghi che lei visitò e che furono di ispirazione per i suoi romanzi.

"Le indagini di Jane Austen" sono il frutto di un artificio letterario, in cui l'autrice Stephanie Barron immagina di rinvenire un vecchio baule che racchiude le lettere perdute di Jane alla sorella Cassandra. In esse, Jane racconta, con dovizia di particolari, le vicende piccole e grandi di cui è testimone nelle cittadine in cui soggiorna, gli incontri nelle ville di campagna, le vicende intricate e misteriose su cui, con la sua sagacia e la sua intelligenza, è chiamata a indagare.

Tra le pagine di questi libri, Jane esplora la natura umana, le sue miserie e i punti più alti di nobiltà e onore, sempre all'interno della cornice, magnificamente caratterizzata, della buona società inglese dei primi anni del 1800. Suo malgrado, infatti, Jane viene coinvolta in indagini quasi del tutto cerebrali, in cui non ci sono prove materiali da scoprire ma soprattutto ragionamenti da fare, magari mentre si è sedute compostamente in un salotto, accanto al fuoco, a ricamare su fini pezze di mussola, oppure mentre si passeggia lungo la spiaggia, trattenendo con la mano il cappellino e sorridendo appena ai gentiluomini che passano accanto a cavallo...

Lasciatevi andare al mondo di Jane e tuffatevi in questi libri, per apprezzare non solo la storia gialla, il mistero che alla fine verrà brillantemente risolto grazie alle intuizioni della scrittrice, ma anche per godere delle splendide descrizioni della campagna inglese, delle sale da ballo, delle visite di cortesia scambiate tra gentildonne eleganti, in uno stile tanto simile a quello dell'originale da credere, per un attimo, che davvero queste storie siano state raccontate da Jane stessa e che per miracolo siano giunte fino a noi.


In questo volume, il secondo della serie, Jane esplora i giacimenti di fossili di Lyme pochi anni prima che Mary Anning scoprisse il più completo scheletro di ittiosauro e gettasse finalmente luce sulle prime ipotesi scientifiche relative alla preistoria; si imbatte nei contrabbandieri, i Gentiluomini dela Notte, che sbarcano di nascosto merci di prima qualità - seta, té, brandy francese - per soddisfare le esigenze della buona società londinese in vacanza; indaga, a suo rischio e pericolo, per salvare dalla forca un uomo che la turba e le fa battere il cuore... e soprattutto, riflette sulla natura degli uomini e sui loro sentimenti, sull'amore, sulla nobiltà, sulla fedeltà nei confronti degli amici, del proprio paese, di un ideale.

"Quando sono i principi a motivare le loro azioni, persino gli uomini più ordinari possono manifestare nobiltà. Inoltre ho scoperto che spesso l'apparenza del male può celare un gran bene".
"Invece io sono certa del contrario", ribattei, con una certa asprezza. "Il male si manifesta molto spesso sotto l'aspetto del decoro e della prudenza".
"E' sempre stato così", replicò Mr. Dagliesh. "Ciò che stupisce è che continuiamo a ingannarci"

La serie "Le indagini di Jane Austen è così composta:
1. Jane e la disgrazia di Lady Scargrave
2. Jane e il mistero del Reverendo
3. Jane e il segreto del medaglione
4. Jane e lo spirito del male
5. Jane e l'arcano di Pensfolds Hall
6. Jane e il prigioniero di Wool House
7. Jane e i fantasmi di Netley
8. Jane e l'eredità di Sua Signoria
9. Jane and the Barque of Frailty
10. Jane and the Madness of Lord Byron
11. Jane and the Canterbury Tale
12. Jane and the Twelve Days of Christmas
13. Jane and Waterloo Map

Sono volumi autoconclusivi, e quindi in linea di principio potrebbero essere letti indipendentemente l'uno dall'altro. In realtà, siccome si svolgono seguendo la linea temporale della grande e della piccola storia dell'epoca, seguendo Jane anche nelle sue vicende personali, sarebbe l'ideale leggerli tutti dall'inizio.

Speriamo che la casa editrice italiana (mi si lasci dire, grandissimi complimenti al traduttore italiano Alessandro Zabini per aver reso a meraviglia le atmosfere anche linguistiche della Austen) si lasci persuadere a proseguire la pubblicazione dei romanzi, ferma ormai da cinque anni.

Cheers,
Eva


4 commenti:

  1. Ciao Eva, conosco la serie ma non l'ho mai letta, temevo fosse un po' noiosa... invece dalla tua recensione sembra molto bella!

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    1. Ciao Ariel, sono felice di averti almeno un po' incuriosita con la mia recensione. A me i gialli di questa serie piacciono molto, secondo me potresti provare a leggere il primo e vedere se riescono ad appassionare anche te. Certo, ti deve piacere molto lo stile un po' "antico" della scrittura, perché la Barron riprende molto fedelmente il tono di Jane Austen (secondo me), e poi non devi aspettarti azione o colpi di scena, ma soprattutto ragionamenti, riflessioni e sottili, affascinanti sottintesi...
      Un abbraccio da Eva

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  2. Pensa che devo ancora leggerli! Ordino subito il primo.
    ;-)
    Grazie Eva.
    Lea

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    1. Ti piaceranno, secondo me. Sì sì, ti piaceranno molto.

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