martedì 13 febbraio 2018

WORLD RADIO DAY

Buongiorno!

Oggi 13 Febbraio si festeggia la Giornata Mondiale della Radio. Nell'anniversario della prima trasmissione radio dell'ONU (13 Febbraio 1946), si celebra uno dei mezzi di comunicazione più immediati, liberi e polivalenti che ancora oggi regala libertà e musica a tutti.

Personalmente amo moltissimo riempire le mie giornate con la radio, e come tutti ho le mie preferenze in fatto di trasmissioni: per esempio, ultimanente mi sto appassionando ai programmi di approfondimento sulla politica estera, che mi permettono di gettare uno sguardo oltre confine, con notizie e inchieste che difficilmente trovano spazio sulla programmazione ordinaria della TV. E inoltre ho appena scoperto un canale interamente dedicato alla musica classica, che mi piace ascoltare soprattutto al mattino presto, mentre vado al lavoro.

Per contribuire a questa celebrazione, vi lascio con la segnalazione di un bellissimo libro che ho letto qualche mese fa, che ha per protagonista proprio un giornalista radiofonico che riempie con la sua voce la notte di Madrid.

Negli studi di Madrid della radio nazionale, ogni venerdì intorno a mezzanotte, la voce di Nancy Sinatra canta Bang Bang e introduce «Onde confidenziali», trasmissione di cronaca nera e inchieste, condotta da Diego Martín. Nel corso di due ore Diego propone indagini studiate nel dettaglio, ricerche sul campo, interviste con fonti attendibili. Il suo è un giornalismo lento che sembra contraddire l’urgenza frenetica di una costante narrazione mediatica. La trasmissione, molto scomoda, molto amata ma anche criticata, è una specie di paradosso in una Spagna che scopriamo essere sull’orlo di un precipizio. Il paese è in piena crisi economica, il malessere e la tensione sociale sono sempre più alti e improvvisamente la destra postfranchista vince le elezioni dopo dodici anni di governo socialista. È uno scarto letterario, quello dell’autore, ma verosimile. È il ritorno dei fascisti, dei reazionari, dei cattolici ultra tradizionalisti, e infine è la dissoluzione della Spagna moderna, quella della tolleranza per tutti.
La sera delle elezioni uno dei giovani candidati del partito vincitore viene assassinato, il primo di una serie di omicidi in diverse città spagnole. Da Madrid a Valencia, passando per Barcellona, le vittime non hanno legami apparenti tra loro, e invece Diego Martín scorge un intreccio, tenta di unire i frammenti del puzzle, ma non immagina che l’investigazione lo porterà oltre la scena di un crimine locale e nel cuore di una tragedia nazionale iniziata durante il franchismo. Aiutato nella sua indagine dal giudice David Ponce e dalla detective privata Ana Durán, Diego si immerge in un dramma oscuro che la Spagna credeva di aver sepolto con la morte del dittatore: lo scandalo dei rapimenti di bambini sottratti con la forza alle famiglie considerate «rosse» e dati in adozione a chi è vicino al regime, al fine di sradicare gli antifranchisti.
Tra realtà e finzione Marc Fernandez ha scritto un romanzo coinvolgente, la scrittura secca e minimalista scruta nel presente l’ombra lunga di una ferita che non si è rimarginata, e innesta sui fatti storici la tensione noir di una trama ricca di suspense. La sua è una materia incandescente, che avvolge i personaggi e il lettore, e li spinge a guardare sgomenti le tracce e le conseguenze di un conflitto che il silenzio e la rimozione non hanno mai chiuso.

Buone letture,

Eva


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