venerdì 9 settembre 2016

RECENSIONE "Lockwood & Co. Il teschio parlante" - J. Stroud

Hello!

La routine quotidiana ricomincia, il lavoro riprende, le corse per incastrare tutti gli impegni, e tra un po' anche la scuola... niente di meglio che consolarsi con un bel libro!
Comincio oggi a postare le recensioni di alcuni dei libri che mi hanno accompagnata in questa lunga estate ormai agli sgoccioli, e in particolare oggi parliamo di...

RECENSIONE
LOCKWOOD & CO. IL TESCHIO PARLANTE
Jonathan Stroud


TRAMA: A sei mesi da quella terribile notte, in cui Anthony, Lucy e George sopravvissero in una casa infestata da fantasmi, l’agenzia di acchiappafantasmi Lockwood & Co. non ha più fatto molti progressi. L’agenzia rivale cerca sempre di mettergli i bastoni tra le ruote, senza permettettergli di portare a termine alcuna missione. Anthony non può che prendere una decisione: sfidarli nella soluzione di un caso; e chi perderà sarà costretto ad ammettere la sconfitta niente di meno che
sul Times. La sfida ruoterà intorno al mistero di Mr. Saunders e della riesumazione del cadavere di un dottore vittoriano capace in passato di comunicare con i morti...
 

Saunders si inumidì le labbra sottili. Deglutì in modo udibile, sembrava riluttante a rispondere. "Un nome" bisbigliò, "ma non un nome qualsiasi". Si sporse in avanti, con le ginocchia ossute che sfioravano pericolosamente le tazze del tè. Lockwood, George e io lo imitammo. Una strana atmosfera di terrore aveva invaso la stanza. Joplin, d'un tratto, perse di nuovo il controllo delle carte e ne fece cadere un bel po' sul tappeto. Fuori, una nuvola doveva aver oscurato il sole: la luce era grigia e fredda.
Lo scavatore respirò a fondo. Il sussurro salì in un improvviso, terribile crescendo. "Il nome Edmund Bickerstaff vi dice niente?". Le parole echeggiarono nella stanza, rimbalzando sui pungoli per fantasmi e i catturaspiriti appesi alle pareti. Restammo immobili. L'eco svanì.
"A dire il vero no" rispose Lockwood.



Se avete amato Harry Potter, soprattutto (come me) nelle sue atmosfere dark e cupe degli ultimi libri, se avete adorato (come me) la tetralogia di Bartimeus e ritenete la penna di Jonathan Stroud una delle più brillanti del decennio, allora non potete assolutamente perdervi questa sua saga horror che è contemporaneamente paurosissima e divertente, cupa e ironica, adatta a ragazzi e adulti.

I tre membri della piccola agenzia Lockwood & Co., Anthony, George e Lucy, la voce narrante della storia che con "Il teschio parlante" è giunta al secondo capitolo tradotto in italiano, non vanno a scuola, non passano il tempo giocando a pallone per strada, non mangiano merendine amorevolmente preparate dalla mamma: vivono da soli, lavorano, e fanno quello che da cinquant'anni fanno i bambini e i ragazzi a Londra e in tutta l'Inghilterra: vanno a caccia di fantasmi


Solo i bambini e gli adolescenti, infatti, da quando si è verificato l'inizio del Problema, hanno la possibilità di sentire o vedere i visitatori che infestano le strade e le case, e quindi di procedere alla "disinfestazione". Qualche volta i fantasmi sono innocui o solo fastidiosi, come una Vergine di Gelo ("E' una figura femminile grigia e fosca, che spesso indossa abiti di antica foggia e viene avvistata in modo poco chiaro a distanza. Irradia potenti sensazioni di malinconia, e di norma si avvicina raramente ai vivi") o un Furtivo ("Un fantasma di Tipo Uno che resta nascosto nell'ombra, da dove si sposta di rado, che non affronta mai direttamente i vivi ma anche a distanza trasmette forti sensazioni di ansia e paura strisciante"). Ma molto più spesso i fantasmi che i tre protagonisti devono affrontare sono terribili, disgustosi, estremamente potenti e pericolosi: lo Spettro Oscuro ("Una varietà spaventosa di fantasma di Tipo Due, che si manifesta come chiazza di buio semovente, che talvolta si espande velocemente ad abbracciare tutta una stanza"), l'Ossa-Nude ("Cadavere sanguinolento e privo di pelle, con occhi ballonzolanti e denti digrignati")...

Armati di bombe al sale, di catene e dei loro stocchi d'argento, in questa avventura Anthony, George e Lucy si accompagnano (malvolentieri) a un misterioso teschio che comunica solo con Lucy per affrontare una terribile avventura nei sotterranei di un cimitero londinese, dove probabilmente si nasconde un temibile e potentissimo manufatto magico, creato con la magia nera decenni prima, e che con la pratica della stessa magia nera può essere rimesso in funzione.

I ragazzi della Lockwood & Co., in gara con altre agenzie londinesi, sono incaricati di trovarlo e di impedire a gruppi di adoratori delle scienze occulte di entrare in possesso dell'oggetto, perché il pericolo sarebbe inimmaginabile se cadesse nelle loro mani...

Ho trovato questo libro davvero stupendo. In alcune parti è davvero pauroso, tanto che mi viene il sospetto che forse solo bambini con più di dodici-tredici anni possano leggerlo senza avere incubi, ma è sempre molto divertente, ironico, avvincente e appassionante. La storia è davvero ben scritta, e d'altronde, dopo aver amato gli altri libri di questo autore, non mi aspettavo niente di meno. Lo sviluppo della trama estremamente convincente e i colpi di scena finali (non uno, ma due!) sono davvero spettacolari: non vedo l'ora che venga tradotto il terzo volume, già uscito in lingua originale, e poi gli altri (date qui uno sguardo al mondo creato da Stroud).

Davvero una splendida lettura, evasione e intrattenimento intelligente e appassionante, con una vena malinconica commovente. Nessun adulto ad aiutare, a dare una mano, a risolvere i problemi: i giovani protagonisti sono soli di fronte alla paura e al terrore, ma grazie alla loro forza interiore, alla loro autoironia... e a una buona tazza di tè, riescono a fronteggiare con coraggio gli orrori che solo loro possono affrontare.

Ci spostammo di lato e aspettammo. A lungo.
"Lockwood" dissi.
"Cosa c'è?"
"Credo che sia finita".
Nessuno parlò. Nessuno si mosse.
La morte è sfuggente: anche se la stai aspettando, il momento in cui arriva ti scivola fra le dita. Non ci sono teste reclinate all'improvviso, come si vede nei film. Rimani lì, in attesa che succeda qualcosa, e a un tratto ti accorgi che te lo sei perso. E' ora di passare oltre. e non c'è niente da vedere. Mai più niente da vedere.

Cheers,
Eva


4 commenti:

  1. Finalmente!!!
    Cara Eva, adesso sì che non vedo l'ora di leggerlo!

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  2. Ciao Eva, non vedo l' ora di leggerlo... Complimenti per la recensione...
    Ella

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  3. Mi sembra una saga fantastica! Non ho mai sentito nulla del genere, devo prendere in biblioteca il primo volume. Mi ricordo che nelle scuole elementari e medie per leggere qualcosa di horror c'era la collezione dei Piccoli Brividi. Rileggerli oggi sono un po' infantili ma comunque carini. Spero che i libri di Stroud siano più spaventosi!^_^

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  4. mi incuriosisce un sacco, un horror da tenere presente

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