Hello!
Oggi vorrei chiacchierare di un argomento a cui sto pensando da un po': la coppia "secondaria" nei romanzi d'amore.
Negli ultimi mesi infatti mi è capitato di leggere alcuni romanzi in cui i protagonisti non mi hanno entusiasmato molto, o comunque la loro storia mi è sembrata un po' "sbiadita", rispetto a quella del cosiddetto subplot creato dall'autrice, con due personaggi di contorno, due non protagonisti che pur essendo tali, per me hanno rubato la scena alla grande, mi hanno fatto andare avanti nella lettura in modo frenetico, per carpire qualsiasi accenno alla loro interazione, e per arrivare al sospirato lieto fine soprattutto per loro.
Questa cosa mi ha fatto riflettere su quanto sia vero che a volte quello che si scrive prende una strada propria, sfugge di mano all'autrice e assume volontà indipendente: magari, al momento di delineare i tratti dei personaggi e la scaletta del romanzo, non si aveva proprio idea di dare tutta quell'importanza e quello spessore a due persone che dovevano essere solo di supporto ai protagonisti, e invece questi due rubano la scena e si impongano nel cuore delle lettrice.
A sua volta, questo mi ha portato a riflettere sulle diverse, diversissime corde che un romanzo, una storia, un personaggio, possono toccare. Com'è ovvio, credo che ogni romanzo possa piacere o meno, anche alla stessa persona se lo rilegge più volte, a seconda delle proprie esperienze di vita, dell'età, dei gusti personali, delle affinità. Ricordo ad esempio un libro, non esattamente d'amore (ma forse in fondo sì: sto parlando di "Ogni cosa è illuminata", di J.S.Foer), che ho iniziato per ben tre volte, e che sono riuscita ad amare solo alla fine.
Per i libri di cui chiacchiererò brevemente in questo post, invece, la mia "divergenza" si è concretizzata nell'amare da subito profondamente e incondizionatamente i due non protagonisti molto più che la coppia principale. Per fare alcuni esempi, ho deciso di scegliere un romance contemporaneo, un romance storico, e una... "sorpresa" (se arriverete alla fine del post, la scoprirete).
ROMANCE CONTEMPORANEO
"Lady Cupido. Gli incontri del cuore" (S.E.Phillips)
qui la bellissima recensione di Francy Della Rosa nel blog La Mia Biblioteca Romantica
I protagonisti di questa storia sono Heath Champion, uno spietato agente sportivo di Chicago, che desidera sposarsi e contatta due agenzie matrimoniali, una delle quali è quella di Annabelle, di cui si innamora.
Storia principale bella e divertente, mi è piaciuta molto, ma l'amore "non protagonista" tra Bodie, ex-giocatore di football che ora è l'amico e assistente di Heath, e Portia, l'agente matrimoniale conconrrente di Annabelle, mi ha letteralmente stregata.
Sono due personaggi magnifici, assolutamente non convenzionali, che si incontrano, si scontrano, e alla fine si innamorano anche se sono probabilmente una delle combinazioni più improbabili di cui abbia mai letto in un romance. Lui è... fantastico. Serio, anche un po' freddo, solido come una roccia, un'ironia tagliente, una sicurezza in sé stesso che non è spacconeria, o arroganza, neanche un po', ma è... saldezza, forza, quella di una persona vera. Un uomo che indossa camicie eleganti sui suoi tatuaggi da maori. Un uomo di pochissime parole, e tutte giuste. E Portia... Portia è praticamente una
stronza. Arrivista, manipolatrice, ossessionata dal peso e dall'estetica e dal successo... e mi ha fatto, da subito, istintivamente, una tenerezza immensa. Si vede, si vede lontano un miglio che dietro quella corazza c'è una fragilità infinita, c'è paura e solitudine, e Bodie... anche Bodie le vede. La provoca e la stuzzica e decide, proprio così, secondo me
decide che si innamoreranno e staranno insieme per sempre perché solo insieme saranno completi. Perché lui le darà quello che lei sta cercando, e lo stesso farà Portia per lui. La tensione tra loro, immediata, incendiaria, vibra in ogni dialogo:
Bodie sorrise. "Sei davvero una bellissima stronza"
"Grazie"
Il sorriso di Bodie divenne più ampio e lei si sentì formicolare la pelle. Portia considerò la possibilità che quell'uomo fosse meno sciocco di quanto appariva.
"Una vera rompiballe" disse lui. "Questo è proprio il mio giorno fortunato". Portia trasalì quando Bodie allungò una mano verso di lei, ma quando la toccò alla base della gola con la punta del dito avvertì una piccola scossa sottopelle. "Io e te staremo benissimo insieme... purché io tenga un bel collare saldamente stretto intorno al tuo collo."
Staremo. Bodie usa il futuro perché ha già deciso, perché già
sa, e, accidenti, il modo in cui riesce a tirar fuori dalla sua corazza la vera Portia, magnifica e ferita, fa tremare il cuore di emozione.
ROMANCE STORICO
"Cuori rubati" (M. Balogh)
qui la bella e accurata recensione di Samantha, sempre sul mio amato blog La Mia Biblioteca Romantica.
Mary Balogh è la regina, l'unica, la signora dei regency e anche in questo libro, non esattamente uno dei suoi migliori, si dimostra tale. La storia principale è lieve e carina, scorre tranquilla e lievissimamente noiosa verso l’inevitabile lieto fine senza particolari sofferenze, introspezioni psicologiche, riflessioni sul passato… forse perché i due protagonisti sono davvero tanto giovani, non mi hanno “preso” molto. Ma sono i due personaggi secondari che sono straordinari, secondo me. Sto parlando di Eunice, seria, compassata, anche dimessa nell'aspetto, ma anche colta e ironica, e di lord Charles Windrow, libertino e scanzonato. Sono stati loro due a “rubare il mio cuore” in questo romanzo. Anche solo per le sei pagine in cui hanno la conversazione in carrozza, in cui Lord Windrow le si propone, questa storia è indimenticabile. Quella di Lord Windrow a Eunice, per me, una delle scene più belle mai lette in un romance, un intero romanzo racchiuso in un dialogo che è un capolavoro. Una delle più belle dichiarazioni d'amore mai lette:
..."Perché dovrei desiderare di sposarvi? Forse è la vostra bellezza che mi affascina in modo incredibile. Oppure la vostra intelligenza che mi seduce. O la vostra mente, per la quale provo un desiderio fortissimo, sfrenato. Oppure forse è il semplice fatto che mi piacete, che gradisco immensamente conversare con voi e stare con voi, che adoro baciarvi e vorrei poter fare molto, ma molto altro, oltre a baciarvi"...
E' quel "desiderio fortissimo e sfrenato" per la
mente di Eunice, che mi ha stregato. Perché indica un'intelligenza, in quest'uomo, che raramente ho trovato in un altro eroe romance, in qualsiasi epoca ambientato. Un'intelligenza molto, molto seducente.
SORPRESA!
"Il signore degli anelli" (J.R.R. Tolkien) (insieme all'omonima trilogia cinematografica del regista P. Jackson)
Beh, ammettetelo: non avreste mai immaginato di leggere questo titolo. Certo, non è un libro d'amore, ma pura fantasy, guerre e orchi ed elfi e strane creature... ma in realtà, il libro è molto, molto più di questo, e non sarò certamente io a parlarne qui, non ce n'è bisogno, il libro è un pilastro della letteratura mondiale da più di cinquant'anni e ci sono abbastanza appassionati e studiosi che ne hanno discusso molto più autorevolmente di quello che farei io.
Il libro è tante cose, dicevo. Anche (e forse soprattutto) vedendo il film, si può ammirare lo spazio lasciato ad Aragorn, il principe uomo, eroe ramingo, bello e tormentato, e Arwen, la principessa elfa, eterea e bellissima, che superano mille ostacoli, anche quelli che li vedrebbero divisi per sempre per il fatto di appartenere a due razze diverse... quindi sì, diciamocelo, Aragorn e Arwen sono i protagonisti principali della storia d'amore sottesa all'intera trilogia. E però... e però, anche qui, il mio cuore batte più forte per un'altra coppia, i secondari, i non protagonisti, coloro che forse non tutti ricordano se non marginalmente, di sfuggita: Eowyn e Faramir. La principessa Eowyn è temeraria, bionda e fiera, non teme la morte, la paura o il dolore... ma solo
la gabbia: limitarsi ad esistere, giorno dopo giorno, senza vivere veramente... e quando il fiero Aragorn, di cui lei crede di essere innamorata, le dice che non crede che sarà quello il suo destino, lei rimane abbagliata dal
pensiero di lui. Cosa può esserci di meglio che seguirlo nelle sue avventure, vivere in modo emozionante ogni peripezia ed imprevisto, affrontare nemici e combattere battaglie, sentirsi
vivi? Eppure, dopo tanto dolore, dopo rabbia e delusione, dopo che lui la lascia indietro, perché non è affatto il loro destino stare insieme... Eowyn incontra Faramir. un altro tipo di eroe, decisamente. Più calmo e posato, meno avventuroso e abbagliante, certo. Ma dal carisma tanto più affascinante perché non gridato, non ostentato in bravate e urla di guerra, bensì costruito con la costanza, l'amore, il rispetto e il coraggio:
Era costui un uomo d'alto rango, simile ad Aragorn in certi momenti; forse il suo lignaggio era meno alto, ma più vicino e tangibile: uno dei Re degli Uomini nato in tempi più recenti, ma impregnato della saggezza e della tristezza dell'Antica Razza [...] Era un capitano che gli uomini avrebbero seguito ovunque... persino all'ombra delle ali nere.
Ed è a lui che, alla fine della terribile guerra, quando il dolore e la tempesta sono ormai alle spalle, si apre il cuore di Eowyn: perché è lui che, con tutto il suo cuore, la ama:
"...Eowyn, tu non mi ami, o non vuoi amarmi?"
"Desideravo l'amore di un altro", ella rispose. "Ma non voglio la pietà di nessuno"
"Lo so", egli disse. "Desideravi l'amore di Sire Aragorn. Perché egli era grande e potente, e tu ambivi la fama, la gloria... [...] Ma quando ti diede soltanto comprensione e pietà, tu non desiderasti più nulla, se non una morte coraggiosa in battaglia. Guardami, Eowyn!"
Eowyn guardò Faramir a lungo e senza abbassare gli occhi; e Faramir disse: "Non deridere la pietà, dono di un cuore gentile, Eowyn! Ma io non ti offro la mia pietà, perché sei una dama nobile e valorosa e hai conquistato da sola fama e gloria [...] ; e sei una dama tanto bella che nemmeno le parole dell'idioma elfico potrebbero descriverti. E io ti amo. Un tempo ebbi pietà della tua tristezza. ma ora, se tu non conoscessi la tristezza, la paura e il dolore, se tu fossi anche la benefica Regina di Gondor, io ti amerei lo stesso. Non mi ami tu, Eowyn?"
Allora il cuore di Eowyn cambiò ad un tratto, e finalmente ella lo comprese. E il suo inverno scomparve, e il sole brillò dentro di lei.
Cheers, Eva