Hello!
Come vedete sopra, Jane Austen ha detto:
"Se un libro è ben scritto, lo trovo sempre troppo corto".
Molto, ma molto, ma molto, ma mooooolto modestamente, io aggiungo che credo valga anche l'opposto. Qualunque sia la lunghezza del libro che stai leggendo, se non ti piace, se non ti prende, se ti chiedi che cosa diamine voleva dirti l'autore o l'autrice, e perché, maledizione, perché tu non ci vedi proprio niente in quel libro, sarà lungo, e lungo, e lungo da finire...
Sto leggendo qualcosa che non mi sta piacendo. Non so se lo finirò. E' un libro breve, ma mi sembra così difficile arrivare alla fine, neanche fosse delle dimensioni del Signore degli Anelli. E' il secondo libro di seguito che leggo, e non mi prende. L'altro l'ho finito: era di una scrittrice americana, abbastanza osannata oltreoceano, in cui non ho però trovato la scintilla.
Per questo che sto leggendo adesso, di un'autrice italiana emergente ma abbastanza conosciuta, probabilmente interromperò la lettura.
Forse però arriverò fino alla fine, per vedere se riesco a capire cosa gli altri hanno potuto vedere in questa storia, che io, evidentemente per mia colpa, non riesco a cogliere.
Soprattutto, vorrei riuscire a darmi una risposta a questa domanda:
è giusto parlarne (male o comunque non bene) qui nel mio blogghino?
Dove ho deciso di chiacchierare dei libri che leggo?
Non so, chi sono io per scrivere giudizi negativi sul lavoro degli altri? Non sono una critica di professione. Parlerei solo di emozioni suscitate, di sensazioni, di fastidio o indifferenza...
E allora no. Per ora, no.
Per il momento, decido di parlare solo delle cose che mi piacciono, delle belle emozioni che provo grazie alle autrici (italiane e straniere) che scrivono le storie che mi accompagnano in questo momento della mia vita.
Cheers,
Eva
Anche a me sta capitando una cosa simile. Avevo cominciato un romanzo in lettura di gruppo con le mie amiche di anobii circa un mese fa e ancora non sono riuscita a finirlo. Le altre del gruppo ce l'hanno fatta perché hanno saltato delle parti. Mi rifiuto di lasciarlo perdere, ma al tempo stesso mi sembra non finire mai e avrei voglia di iniziarne un altro che mi prenda di più. Un vero dilemma. :-P P.S. Se vuoi passare da me ho iniziato un nuovo romanzo inedito a puntate. ;-)
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