Eccezionalmente di domenica, torno qui nel mio blogghino per un post un po' diverso dai miei standard. Non faccio infatti molti tag e non perché non mi piacciano, anzi, quando li trovo nei blog che frequento li leggo con molto interesse e divertimento: la possibilità di scoprire qualcosa in più sulla persona che c'è dietro a un blog che seguo mi intriga molto, perché è anche - anzi direi soprattutto - da questo tipo di scelte, riflessioni e pensieri che si capisce un po' di più del percorso di qualcuno che si conosce solo virtualmente. Purtroppo il tempo è sempre tiranno (fatemi usare questa frase fatta che però mi piace un sacco come suona), e quindi mi ritrovo sempre a pensare, riflettere sui tag che vedo in giro, domandarmi come risponderei io... e poi l'attimo passa, e l'occasione sfugge.
Ma quando a chiamarti in causa è un'amica come Dany, del blog Appunti di una lettrice, con un tag davvero interessante, e per di più si è in un periodo di bilanci come in questi sgoccioli di Dicembre (mancano meno di tre settimane al nuovo anno!), non si può non rispondere con entusiasmo all'appello!
Ecco quindi le mie risposte al
THE END OF THE YEAR // BOOK TAG
1. Con quale libro hai iniziato il 2017?
Anch'io come Dany rispondo con un libro che ho finito nei primi giorni del 2017, ma che avevo iniziato alla fine del 2016, visto che è stato un regalo (apprezzatissimo) di Natale da parte di mio marito. Si tratta di L'estate fredda, di Gianrico Carofiglio, del quale non ho scritto una recensione completa ma una breve minirecensione QUI. Carofiglio è conosciuto e apprezzato soprattutto per le vicende tribunalizie dell'avvocato Guerrieri, ma qui secondo me crea un personaggio, il maresciallo Pietro Fenoglio, nettamente superiore non solo ai suoi precedenti, ma anche a tutto lo stuolo di commissari, vicequestori e simili creati da colleghi scrittori. Come scrivevo a Gennaio, mi è piaciuta moltissimo la scelta stilistica di narrare alcune parti
fondamentali per la storia attraverso i verbali di polizia: un
linguaggio potente e simbolico. Dalle recensioni che ho letto in giro, sembra che proprio questo aspetto a parecchi non sia invece piaciuto. Peccato. Io invece l'ho trovato un metodo molto potente per rappresentare e inquadrare il mondo dei criminali più efferati, il loro essere completamente avulsi da un contesto umano e sociale normale.
2. Qual è il libro più corto, e quale il più lungo, che hai letto quest'anno?
Il più corto che ho letto (in realtà è stata una rilettura, dopo che quest'estate lo ha preso in mano - e amato moltissimo - mio figlio) è stato L'occhio del lupo, di Daniel Pennac, che ha 113 pagine nella sua prima edizione. E' un libro che parla a bambini, ragazzi e adulti in un modo semplice, magico e suggestivo, e racconta di un ragazzo e delle tre Afriche che ha conosciuto - quella Gialla, quella Verde, quella Nera, e di un lupo che nonostante la cattività non ha perso la fierezza e la saggezza antica della natura. Il libro più lungo è stato invece Diciannove minuti, di Jodi Picoult (616 pagine). La Picoult è un'autrice che amo molto (QUI e QUI le mie recensioni a due suoi libri che mi hanno emozionato in passato), e questo libro mi ha fatto compagnia quest'estate insieme al più famoso "La custode di mia sorella". Non riesco neanche a descrivere quanto ho pianto leggendo entrambi, quanto mi hanno straziato. Non sono neppure riuscita a scriverne qui sul blogghino, tanto forte sono stati i sentimenti - ben diversi dalle impressioni letterarie - che mi hanno suscitato.
3. Ci sono libri che hai cominciato durante l'anno e che non hai finito?
Ebbene sì, anche perché io sono una lettrice crudele, in questo senso. Se un libro non mi prende da subito, lo abbandono senza pentimenti né scrupoli. Io leggo per amore, per divertimento, per riflettere e pensare: leggere libri che non mi stanno piacendo non ha senso, per me (è per questo che non trovate recensioni negative qui sul blogghino). Quest'anno ho letto parecchi libri molto belli, alcuni anche inaspettatamente belli, ma in compenso ho dovuto abbandonare un libro che pure al contrario prometteva benissimo: Il consolatore, di Jostein Gaarder. Purtroppo mi ha annoiato sin dalle prime pagine, e l'ho messo da parte quasi subito per passare ad altro.
4. Un libro letto quest'anno che ti è piaciuto e che vorresti consigliare.
Ho ripreso in mano la lista dei libri letti per rispondere a questa domanda, e mi sono resa conto che in effetti quest'anno ho letto diversi libri molto belli, che consiglierei caldamente a tutti. A parte i due libri di Jodi Picoult, di cui scrivevo prima, ho molto amato Accabadora, di Michela Murgia, Il coro femminile di Chilbury, di Jennifer Ryan (di cui troverete tra poco la recensione qui sul blogghino), e mi sono molto affezionata al personaggio ironico e irriverente di Carlo Monterossi, creato da Alessandro Robecchi nel suo Questa non è una canzone d'amore (QUI la mia recensione). Ma se devo consigliarne uno, uno solo, il libro più bello letto quest'anno, quello che mi ha emozionato anche per quello che ha significato per me e la mia famiglia a livello personale, è senza dubbio alcuno Le otto montagne, di Paolo Cognetti. Un libro profondo, ispirato, bellissimo. Ne ho parlato QUI.
5. Un libro autunnale che è ottimo per la transizione al periodo invernale.
Una domanda difficile... ci ho pensato un po', ma poi la risposta è venuta di getto: D'un tratto nel folto del bosco, di Amos Oz, che ho letto l'anno scorso. Una favola onirica e misteriosa, dai molti piani di lettura, che ci porta, insieme a Mati e Maya nel folto di un bosco alla ricerca degli animali perduti da tanto tempo. Ne ho parlato QUI.
6. I tre libri che vorresti leggere assolutamente prima della fine dell'anno.
Purtroppo l'anno è quasi finito e io credo proprio che non riuscirò in questo intento, anche perché di solito le feste sono dedicate alla mia famiglia, al tempo condiviso che aspetto tutto l'anno, a stare con le persone che amo e che vedo così poco. Ma se riuscissi a ritagliarmi un po' di spazio tutto per me, mi piacerebbe dedicarmi ai prossimi libri nella mia "To Be Read List" (scrivo così, per fare un po' finta di essere una bloggher di quelle serie!): La giustizia di Pulcinella, di Massimo Torre, poi Il mio cane del Klondike, di Romana Petri, e poi infine New York, 1916, di Beatrice Colin. Ma sono sicura, sicura, che non riuscirò a rispettare per niente i miei piani! Questi che ho indicato sono libri che ho comprato recentemente e che mi hanno attirato per la trama, per le loro splendide copertine e perché credo molto nel progetto editoriale delle CE che li hanno pubblicati (Edizioni E/O e Neri Pozza Editore).
7. Hai già dei piani di lettura per il 2018?
Allora, io e i piani di lettura non andiamo tanto d'accordo, perché la mia lista di letture subisce continui aggiornamenti in base a una serie di cose, dalle più profonde alle più futili (interessi letterari spiccati, colpi di fulmine per copertine bellissime, regali!), e considerando che tra un po' è Natale e che io sto lasciando casualmente in giro la mia lista dei desideri... capite bene quindi che non ho idea di quali libri mi cattureranno nei prossimi mesi! Però, alcuni piani generali di lettura li ho fatti: mi piacerebbe molto, ora che è uscito l'ultimo libro e che tutti hanno smesso di parlarne ossessivamente, dedicarmi alla saga dei Cazalet di Elizabeth Jane Howard. Mi piacerebbe poi lasciarmi incantare dalla saga dell'Amica Geniale di Elena Ferrante, che finora non ho osato affrontare anche se le storie di famiglia e i rapporti di amicizia tra donne che si intrecciano con la Storia con la S maiuscola mi intrigano molto. E poi vorrei recuperare alcuni romanzi passati di Isabel Allende e Jodi Picoult, due voci femminili che mi affascinano e di cui per fortuna non ho letto ancora tutto. Ah, e spero che Einaudi si decida a far uscire la traduzione dell'ultimo romanzo di Fred Vargas, che con il titolo di Quand sort la recluse, è già uscito in Francia quest'estate, e che io aspetto con ansia... Va beh, mi pare che come piani di lettura, per una che di solito non ne fa, siamo già abbondantemente sopra la soglia del credibile...
Eccoci giunti alla fine del tag: mi è piaciuto molto e mi sono divertita a rispondere alle domande di Dany, e sono molto curiosa di conoscere le risposte delle amiche che vorranno farlo - quindi siete tutte invitate!
Buone letture,
Eva
Bellissimo tag, Eva!
RispondiEliminaCredo proprio che te lo ruberò! :)
E io non vedo l'ora di leggere le tue risposte!
EliminaEccole qui! *click!*
EliminaAnche a me piace moltissimo leggere i tag degli altri, un po' meno scriverli perché sono pigraaaa. Pensa che ho letto il coro di Chilbury e mi è pure piaciuto, ma non l'ho recensito per lo stesso motivo di cui sopra. :-)
RispondiEliminaHO preso nota dei tuoi consigli.
Un saluto da Lea
Quindi neanche tu recensisci tutto quello che leggi? Per me è proprio fisiologico, tra lavoro famiglia e innata pigrizia... sai di quante cose belle vorrei parlare qui sul blog ma poi "passa l'attimo"?... Grazie di essere passata, un bacio
EliminaPS Però il Coro di Chilbury è proprio bello bello, di quello ho scritto. La rece tra qualche giorno.
Eh...ne perdo un bel po' per strada. Non ho recensito il Coro, i coraggiosi saranno perdonati, l'uomo che metteva in ordine il mondo e poi tutti quelli che ha recensito Stefania (e che ho letto pure io) per non creare doppioni (Simi, Manzini e tanti altri)! Ci vorrebbe la giratempo di Hermione per fare tutto.
EliminaAttendo la recensione del coro! ;-)
baci lea
Ciao Eva, carinissimo il tag! Io sono una di quelle che non ha apprezzato il verbali ne L'estate fredda di Carofiglio ;), autore che in passato ho amato molto! Però concordiamo su molti altri romanzi. E nemmeno io recensisco tutto quello che leggo, se non ho tempo e ispirazione...lascio perdere. baci.
RispondiEliminaPeccato che non ti sia piaciuto questo di Carofiglio, ma sì, concordiamo su tanti altri romanzi, e in generale le cose che piacciono a te poi convincono anche me. Grazie di essere passata, baci a te.
EliminaGrazie per esserti prestata a questo Tag di fine anno e le tue risposte mi sono servite per prendere tanti nuovi spunti di lettura.
RispondiEliminaAnch'io non sono molto brava con i piani di lettura, ma la saga dei Cazalet è sicuramente un obiettivo che voglio portare a termine e se lo faremo insieme sarà ancora più bello e interessante.
L'ho fatto pure io sul mio blog: http://lostinbookland.altervista.org/the-end-of-the-year-book-tag/
RispondiEliminaGrazie mille e complimenti per la tua passione per la scrittura e la lettura (ho fatto un giro sul tuo blog). Per un quindicenne non è così scontato!
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