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giovedì 23 marzo 2017

I libri sulle bancarelle

Hello!


Faccio una premessa al post: ci sono due case editrici italiane, che sono classificate tra quelle di "media editoria", che io adoro incondizionatamente. Sono la Neri Pozza Editore (Vicenza) e la Edizione E/O (Roma). Quando dico che amo queste CE, intendo che è il loro intero progetto editoriale ad avermi convinta. Entrambe hanno lo scopo di diffondere letteratura di qualità al di fuori dei canali mainstream più sfruttati da case editrici più famose, e hanno in catalogo traduzioni di autori provenienti da paesi pochissimo esplorati qui in Italia (letterariamente parlando): per esempio Est europeo, Africa, Giappone, Medioriente... Entrambe poi traducono e pubblicano autori europei (francesi, spagnoli, irlandesi) famosissimi in patria ma pressocché sconosciuti qui da noi.
I lavori di queste CE sono curatissimi anche dal punto di vista editoriale: i libri cartacei della Neri Pozza hanno secondo me le copertine più belle in circolazione, con quella carta spessa e rugosa che è quasi il loro marchio di fabbrica; le immagini sulle copertine degli E/O sono sempre originali e "vestono" benissimo il contenuto (sull'annosa questione delle copertine di altre CE che spesso e volentieri non c'entrano niente con titolo e testo, torneremo un'altra volta...).

Il perché di questo lungo preambolo è presto detto: io comprerei tutto, davvero tutto di queste due CE, quasi a scatola chiusa. Recentemente ho scaricato (gratuitamente) il catalogo completo della Neri Pozza (lo potete fare anche voi qui): più di 1000 pagine di sorprese continue, di autori che mi hanno intrigato e di libri che dovrebbero finire quasi tutti direttamente nella mia ormai infinita wishlist. Il problema (oltre all'ovvia mancanza di tempo per leggere tutto quello che si vorrebbe) è uno solo: il costo. Dal momento che, ovviamente, la qualità si paga, i libri di queste CE sono abbastanza cari per le tasche di un lettore abbastanza forte come sono io (senza falsa modestia: parliamo di una cinquantina di libri l'anno almeno... significa uno a settimana), e nessuna di queste due CE ha purtroppo le edizioni economiche in cui far uscire i libri dopo qualche anno dalla prima pubblicazione (come ad esempio fa la meritoria Feltrinelli). Parliamo di libri a 16, 18, a volte anche 20 Euro! 
Anche gli ebook sono abbastanza cari; certo un po' si risparmia, ma viaggiamo anche qui sui livelli abbastanza alti di 8 o 10 Euro l'uno (e in generale io ho una certa ritrosia a superare la soglia dei 5 Euro per un ebook).

Ogni volta quindi devo pensarci bene, più e più volte, perché un acquisto di questo tipo deve entrare nel bilancio di mille altre "piccole" spese familiari che ovviamente di questi tempi vanno tenute ben sotto controllo!

E' vero che ci sono mille modi di leggere risparmiando (le biblioteche, prima di tutto), ma quello su cui mi voglio soffermare oggi è uno in particolare: le bancarelle dei libri. La riflessione di cui vi parlo oggi nasce proprio dal mio più recente acquisto: due Neri Pozza trovati su una bancarella a Roma, in ottime condizioni (secondo me non sono usati, sembrano mai aperti), al costo di 5 Euro l'uno!

Si tratta di L'anima del mondo, di Alejandro Palomas (l'autore del recente, fortunatissimo Un figlio), e Ogni cosa è segreta, di Laura Lippman (cliccando sui titoli verrete reindirizzati alle schede Amazon dei due libri).

Spesso i libri che si trovano sulle bancarelle non sono prime edizioni, sono usati e un po' sgualciti, oppure sono libri un po' vecchi, usciti con case editrici sconosciute e un po' improbabili, che magari riprendono testi fuori commercio già da un po'. Ma questi due, come ho detto più su, sono nuovi, in perfette condizioni, sembrano non essere stati mai aperti, e soprattutto ce n'erano più copie, proprio come in libreria. Non moltissime, giusto due o tre, ma si capiva che non erano semplicemente libri dismessi, che ne so, da un lettore che cercava di guadagnare spazio in casa sua.

Mi sono chiesta immediatamente: ma da dove cavolo vengono? Come hanno fatto ad arrivare qui, su questa bancarella un po' sbilenca lungo una strada di Roma, tra banchetti di bigiotteria e abbigliamento a buon mercato?

Ho anche chiesto, il più gentilmente possibile, ai due ragazzi che vendevano i libri, che tra mille difficoltà (erano stranieri e parlavano male l'italiano) e con gran sorrisi hanno provato a spiegarmi che loro recuperano tutti questi libri "in stock". Io non ho capito cosa significa, e tornata a casa mi sono sentita anche un po' inquieta: da dove vengono questi volumi? Che strade fanno per arrivare fino alle bancarelle? Molti sono usati, d'accordo, ma quelli come i miei due recenti acquisti, che sembrano nuovi e perfetti? A volte si trovano anche libri appena usciti in libreria. Che c'è dietro? Qual è la loro provenienza? Sono troppo paranoica? Mi sono quasi pentita dell'acquisto, vorrei non averli comprati. Oppure dovrei farmi meno domande e apprezzare piuttosto l'occasione di leggere bei libri a poco prezzo?

Voi cosa ne pensate degli acquisti su bancarella?

Cheers,
Eva