Ben ritrovati qui sul mio blogghino e soprattutto nel nuovo anno. Un po' in ritardo, mi rendo conto, ma arrivo anch'io ad augurarvi tutto il bene possibile per questo 2018 nuovo di zecca cominciato da poco: che sia pieno di serenità, soddisfazione, salute e buone letture, per tutte noi.
Ricominciamo oggi a chiacchierare di libri, parlando di una delle mie ultime letture dell'anno appena finito: un libro che mi ha conquistato alla fiera della piccola e media editoria Più Libri Più Liberi, e di cui vi parlo stamattina.
RECENSIONE
A PROPOSITO DI MAJORANA
Javier Arguello
A PROPOSITO DI MAJORANA
Javier Arguello
Trad. T. Camerani e F. Ferrucci
2017, Voland
TRAMA: Nel marzo 1938 il fisico Ettore Majorana sparisce in circostanze
misteriose durante una traversata in traghetto da Palermo a Napoli.
Quasi ottant'anni dopo l'argentino Ernesto Aguiar, annoiato redattore di
necrologi alla vigilia delle nozze, viene inviato nel capoluogo campano
per realizzare un servizio sullo strano caso del celebre scienziato. Il
viaggio verso l'Italia a bordo di una barca a vela in compagnia di un
vecchio compagno di scuola prende però subito una piega inattesa... Un
romanzo in cui i princìpi della fisica quantistica si mescolano a
un'indagine poliziesca, e l'enigma mai risolto della scomparsa di Ettore
Majorana diventa il pretesto per indagare la natura aleatoria della
realtà e il desiderio che accomuna tutti di riscrivere il proprio
destino.
Nel guardarlo issare le vele e allontanarsi verso l'orizzonte, seppi che non era l'ultima volta che vedevo lui o la Victoria perché, segretamente e a nostra insaputa, tutto ciò che è stato una volta sarà ancora. Tutto ciò che è accaduto o poteva accadere sta accadendo in ogni istante. Non si perde nulla nel passato e il futuro è ai nostri piedi, perché il presente, la dimensione dell'adesso, non ha fine.
Categorie di persone a cui questo libro piacerà sicuramente:
a) conoscete Napoli, più o meno bene, ne siete inconsciamente attratti pur non avendoci passato magari più che qualche giorno in vacanza, oppure avete vissuto o vivete in questa città folle, caotica, stratificata, geniale. Ritroverete allora tutta la magia di una passeggiata nei vicoli claustrofobici e congestionati dei Quartieri Spagnoli, di un percorso tortuoso e accidentato tra scalinate e improvvise piazzette piene di verde, fino a sfociare all'improvviso di fronte a un mare viola e maestoso, cinto ai lati da un vulcano iconico e dalla collina di Sant'Elmo, e con l'orizzonte occupato dal profilo dell'isola di Capri. Vedrete con i vostri occhi scorrere sulla pagina la vita frenetica e allo stesso tempo indolente degli abitanti di questa città, ascolterete la loro parlata lenta e sorseggerete con loro un meraviglioso caffè fatto come si deve, in una capitale maestosa e provinciale in cui non è mai notte, non è mai inverno, non c'è mai silenzio.
b) amate i viaggi lenti e pigri in barca a vela. Viaggerete allora insieme a Ernesto e al suo amico Il Rosso, saggio filosofo un po' folle, incontrerete insieme a loro personaggi misteriosi e vedrete luoghi onirici eppure reali, tanto reali da domandarci dove mai li abbiamo già visti, quando mai ci siamo già stati. Partirete da Barcellona e ve la lascerete indietro, viaggerete verso la Sardegna, affronterete tempeste e avvisterete misteriosi cargo sulla rotta verso Sorrento, naufragherete insieme ai protagonisti al largo di Punta Campanella e cercherete anche voi un modo per tornare indietro, anche se "indietro", forse, è un concetto sbagliato.
c) siete affascinati dai misteri della fisica quantistica e dagli enigmi della scienza moderna. Verrete allora trasportati agli albori della fisica più estrema, delle discussioni tra scienziati che sfociano in dibattiti filosofici e quasi teologici, ma su di un Dio diverso da quello tradizionale, creatore e dominatore, e piuttosto orientati a capire come possiamo noi stessi influenzare la realtà che stiamo vivendo, man mano che la viviamo.
d) avete letto e amato "La scomparsa di Majorana", di Leonardo Sciascia, e siete rimasti incantati dalla figura di questo scienziato geniale, inguenuo e tormentato che Enrico Fermi definiva un genio della statura di Galileo, o Newton, la cui scomparsa nel 1938 a borso del traghetto che lo portava da Palermo a Napoli costituisce uno dei grandi misteri ancora irrisolti della storia italiana.
e) vi piace la scrittura onirica, articolata, quasi barocca, in cui diversi piani temporali si intersecano nella narrazione, partendo da momenti opposti nello spazio e nel tempo per poi convergere al nucleo centrale della narrazione, alla rivelazione, alla svolta che dà un senso e inquadra perfettamente l'intreccio di mille fili colorati che finalmente danno vita all'arazzo, al quadro finale.
Categorie, tra quelle descritte sopra, a cui appartengo io: tutte.
Buone letture,
Eva.
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