martedì 28 febbraio 2017

RECAP mensile - Febbraio 2017

Hello!
Oggi ultimo giorno del mese, mi riaffaccio sul blogghino con la rubrica che riassume i libri letti negli ultimi 28 giorni. E' stato un mese un po' complicato, per ragioni personali che non vi sto qui a spiegare, e che purtroppo hanno rallentato di molto non solo la mia presenza nella blogosfera (scusate, sono sparita da tutti i vostri blog!) ma che mi hanno parecchio ostacolato nella lettura. Andiamo allora a vedere i (pochi) libri letti, e speriamo che qualcosa ispiri qualcuno di voi!

Libri letti nel mese di Febbraio 2017


L'omicidio Carosino - Maurizio De Giovanni. L'entrata in scena del commissario Ricciardi, l'ispettore napoletano degli anni '30 inventato dall'autore dei bastardi di Pizzofalcone. La mia recensione qui.

La cavalcata dei morti - Fred Vargas (RILETTURA). Che vi devo dire, quando sono particolarmente provata o impegnata, o mi è difficile lasciarmi andare alla lettura, mi rifugio in una delle mie autrici "feticcio", e in cima alla lista c'è sempre lei, la regina del giallo francese, cerebrale e intrigante. Un'altra storia che coinvolge l'ispettore Adamsberg e il suo stralunato modo di indagare, da spalatore di nuvole, ambientata ancora una volta in una Francia di provincia piena di misteri.

Madame Claudel è in un mare di guai - Aurélie Valognes. Comprato al volo grazie a un'offerta giornaliera che mi ha permesso di acquistarlo a un prezzo veramente vantaggioso. Devo dire che se l'avessi pagato a prezzo pieno forse avrei pensato che non valeva l'intero costo. Così, l'ho apprezzato di più, e mi sono fatta piacevolmente coinvolgere dalle vicende ambientate nel condominio di Rue Bonaparte. Lieve e delicato, mi ha fatto compagnia per qualche ora e lo consiglio per staccare un po' la spina tra due letture impegnative. Qualche sbavatura qua e là (il titolo italiano che non c'entra nulla con la storia, il prologo fuorviante che non ha alcun nesso logico con la storia), ma tutto sommato una lettura positiva.

Harry Potter e la pietra filosofale - J.K. Rowling (RILETTURA). C'è bisogno di presentazioni per questo libro? Era tanto tempo che non mi immergevo nel magico mondo del maghetto, e spinta dal mio bimbo ho ripreso in mano il primo volume della saga, ritrovando intatta tutta la magia della prima volta.








Ecco qui. Poche letture, come vedete, e tra queste solo due inedite. E voi, che avete letto di bello?

Cheers,
Eva


venerdì 10 febbraio 2017

RECENSIONE - L'omicidio Carosino - Maurizio De Giovanni

Hello!

Oggi ritorno con una recensione, per parlarvi di una breve raccolta di racconti.

RECENSIONE
L'OMICIDIO CAROSINO
LE PRIME INDAGINI DEL COMMISSARIO RICCIARDI
Maurizio De Giovanni



TRAMA: Questa antologia racchiude "L'omicidio Carosino", "I vivi e i morti" e "Mammarella", le prime tre indagini di Luigi Alfredo Ricciardi, il commissario toccato da un potere straordinario e terribile: vedere i morti nel loro ultimo istante di vita. Dall'assassinio di una duchessa all'orrore di un triplice omicidio seriale fino ai misteri oscuri dietro le tende di un bordello, le storie di Ricciardi si dipanano in una Napoli anni Trenta in pieno regime fascista, cupa e affascinante.










 I vivi e i morti, pensava Ricciardi. I vivi sembrano già morti, i morti pensano di essere vivi. Chi sono io, allora? Sono vivo, o forse già morto e nessuno me l'ha detto?

Ho voluto approcciarmi alle indagini del commissario Ricciardi partendo dall'inizio, per farmi un quadro il più possibile completo di questo personaggio che mi ha subito interessato. Avendo letteralmente divorato i volumi della serie dei bastardi di Pizzofalcone, ambientati nella "mia" Napoli contemporanea (prima di trasferirmi qui a Roma, infatti, io e la mia famiglia abbiamo vissuto per quasi sedici anni nella capitale partenopea), mi allettava molto l'idea di dedicarmi a esplorare un ritratto un po' particolare e diverso della città, ritratta al tempo degli anni '30.

Al momento i libri dedicati al commissario Luigi Ricciardi sono 10 (più questa raccolta di racconti), e ho appreso che hanno avuto un grande successo, penso molto meritato perché De Giovanni scrive proprio bene. Questi tre racconti, che raccontano degli "inizi", delle prime indagini del commissario, sono molto belli soprattutto per le caratterizzazioni dei personaggi e degli ambienti, per l'umanità variegata e dolente che il commissario incontra e con cui ha a che fare. I casi che Ricciardi affronta sono intriganti, ma è stata una vera sorpresa per me scoprire che il protagonista di queste storie non è un semplice investigatore: un'aura "soprannaturale" permea le storie, dovute al Fatto (come lo chiama il commissario), e cioè alla sua capacità di vedere i fantasmi dei morti ammazzati, che immortalati per sempre nel loro ultimo momento di vita sussurrano a Ricciardi poche parole, per indirizzare le sue indagini. Ricciardi così risolve i casi apparentemente più insolubili e alimenta il suo straordinario successo come agente di polizia, che gli attira non poche invidie e anche qualche sguardo sospettoso e superstizioso.

Ecco, devo dire che i racconti sono belli, le storie ben costruite, i personaggi caratterizzati benissimo (soprattutto quelli secondari, devo dire)... ma alla fine, se devo essere il più possibile stringata ed esprimere un giudizio sui lavori dal punto di vista del libro giallo in sé, rubo l'espressione che ha usato mio marito quando gli ho raccontato delle indagini del commissario: così sò boni tutti!

Sì, il personaggio di Ricciardi mi ha lasciato una leggera impressione di inutilità: come se non fosse necessario ai fini della storia, come se il suo dono fosse in realtà il vero protagonista, come se fosse solo uno strumento per dare voce ai morti che continuano a restare in mezzo a noi.

Questi racconti mi sono piaciuti, non dico di no. Prima di formulare un giudizio definitivo su questo personaggio voglio però leggere almeno un romanzo, cominciando dal primo (Il senso del dolore. L'inverno del commissario Ricciardi), per vedere che respiro De Giovanni riesce a dare al personaggio e alle sue indagini nello spazio più ampio e ricco rispetto alla dimensione contenuta del racconto.

Cheers,
Eva


martedì 7 febbraio 2017

Tra le pagine

Hello!


- Ci sono tre regole da tenere a mente, Zerk, e sei a posto: quando non riesci ad andare fino in fondo a qualcosa, devi chiedere a Veyrenc; quando non riesci a fare qualcosa, devi chiedere a Retancourt; e quando non sai qualcosa, devi chiedere a Danglard...
- Danglard sa davvero tutto? - domandò il ragazzo aggrottando le sopracciglia, cespugliose come quelle di suo padre, che formavano una sorta di rustica tettoia sopra il suo sguardo vago.
- No, ci sono molte cose che non sa. Non sa trovarsi una donna, però da due mesi ha una nuova ragazza. E' un evento eccezionale. Non sa trovare l'acqua, ma localizza benissimo il vino bianco. Non sa tenere a freno le sue paure né dimenticare la massa delle domande che si fa, le quali si accatastano in un cumulo spaventoso dove lui si aggira senza tregua come un roditore nella sua tana. Non sa correre, non sa guardar cadere la pioggia, né guardar scorrere il fiume, non sa lasciar perdere le preoccupazioni della vita e, peggio, le crea in anticipo per non farsi sorprendere da loro...

da "La cavalcata dei morti", Fred Vargas